venerdì 9 dicembre 2011

Da Ti racconto una canzone": ANGELA



ANGELA

Dal “Secolo XIX”di martedì 26 aprile: Permangono disperate le condizioni di Angela V., la commessa ventitreenne che ieri ha tentato il suicidio ingerendo una forte dose di barbiturici nella sua abitazione di Vico Nereo 4 a Nervi. La ragazza è ricoverata in stato di coma nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Martino. Si ignorano i motivi del tragico gesto. La ragazza è assistita giorno e notte dal fidanzato che si rifiuta di abbandonare l’ospedale.

“Ascoltami, Angela, lo so che non puoi sentirmi; ma io mi illudo lo stesso che tu possa capire quanto ti sto dicendo. Devi sentirmi, angelo mio. Si può sapere perché lo hai fatto? Io davvero non riesco a capacitarmi. Ma che motivo avevi? Non eravamo felici insieme tu ed io?
Però, pensandoci bene… in questo momento mi viene un dubbio atroce. Non sarà mica perché l’altra sera ti ho detto che voglio lasciarti? Ma davvero, sciocchina, hai creduto che io parlassi seriamente? Io, vedi, sono un po’ strano, ormai dovresti saperlo, ho dentro me una componente sadica: ti ho detto che ti avrei lasciata, che questo incontro sarebbe stato l’ultimo, così, solo per farti soffrire. Non so che dirti: mi piace da matti vederti piangere; le lacrime ti dànno un fascino incredibile… e poi… la tua reazione alle mie parole  mi ha fatto capire una cosa bellissima: che sono importante per te, che la tua vita è nelle mie mani.
Io avevo messo in conto che saresti andata via piangendo, che avresti passato una notte agitata, ma la mattina dopo avevo già programmato di telefonarti, di dirti che tutto era uno scherzo… ti avrei portata a mangiare da Aurelio, poi saremmo andati sulla passeggiata a mare che a te piace tanto e la sera in piscina a vedere la partita di pallanuoto, e anche lì avrei finto di tifare per il Recco, conoscendo il tuo odio per questa squadra e il grande amore che hai per il Nervi.
Invece stasera tu non stai piangendo: hai un viso strano… non mi riconosci… da un momento all’altro puoi allontanarti definitivamente da me.
Angela, ti prego, non puoi andartene, credo che non riuscirei a vivere senza di te.
Non lo trovo giusto! Non puoi lasciarmi da solo!!  Non posso perderti… perdere tutto!!! Scusami se alzo la voce, ma devi assolutamente sentire queste parole. Sai cosa sto pensando con orrore? che quelle che io ti sto dicendo sono le stesse cose che hai pensato tu ieri sera”.



Angela
(Luigi Tenco)

Angela, Angela, angelo mio
io non credevo che questa sera
sarebbe stato davvero un addio,
Angela credimi, io non volevo.
Angela, Angela, angelo mio
quando t'ho detto che voglio andarmene,
volevo solo vederti piangere,
perché mi piace farti soffrire.
Volevo farti piangere
vedere le tue lacrime
sentire che il tuo cuore
è nelle mie mani.
Angela, Angela, angelo mio
ma tu stasera invece di piangere
guardi il mio viso in un modo strano
come se fosse ormai lontano.
Ti prego, Angela, no, non andartene
non puoi lasciarmi quaggiù da solo
non è possibile che tutto a un tratto
io possa perderti, perdere tutto.

 Questa canzone è stata incisa da Luigi Tenco, da Gianni Morandi, da L’Aura, da Mascia Foschi e da Gino Paoli.


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